Pinocchio

home

Fiabe

 

 

 

 

 

 

Pinocchio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stampa Pinocchio e coloralo

 

 

Un povero falegname di nome Geppetto, un giorno si mise a costruire un burattino da un pezzo di legno avuto in regalo dal suo amico Mastro Ciliegia.

Mise tutto il suo impegno a modellare la testa ma quando si trattò di intagliare il naso, questo si ostinava a crescere e a crescere. Geppetto lo accorciava, lo limava, lo segava, ma niente, il naso cresceva a dismisura. Il povero Geppetto trasalì quando si accorse che il burattino rideva e sgambettava. Pensieroso si chiedeva cosa ne avrebbe fatto di un burattino così. Decise di mandarlo a scuola per farlo diventare bravo e intelligente e lo chiamò Pinocchio.

Vendette la sua unica giacca e comprò a Pinocchio dei vestiti, un abbecedario e gli diede anche qualche soldino da tenere in tasca.

La mattina seguente, Pinocchio uscì per andare a scuola. Appena arrivò in una piazza, vide che c'era un teatrino di marionette e invece di andare a scuola, andò ad assistere allo spettacolino. Si divertì molto ma all'uscita si accorse che era trascorso molto tempo e che era già ora di tornare a casa.

Sulla strada però, incontrò un gatto e una volpe. Il primo era cieco, la seconda era zoppa. Pinocchio si fermò a parlare con loro e mostrò, con molta ingenuità, i soldi ai due.

Il gatto e la volpe, che in realtà erano due malandrini, dissero a Pinocchio che se avesse sotterrato i cinque scudi che aveva, nel Campo dei Miracoli, l'indomani avrebbe avuto molti più soldi perchè durante la notte, sarebbe cresciuto, in quel campo, un grosso albero di monete d'oro..

Pinocchio andò con loro e sotterrò le monete ma ben presto si accorse che il gatto e la volpe volevano solamente derubarlo . Si mise allora le monete in bocca e non parlò più, anzi, si mise a correre per sfuggire ai due ladri. Quei furfanti riuscirono a prenderlo, perchè non erano affatto zoppi e ciechi, lo legarono e lo appesero ad un albero fino a quando il burattino non si decise ad aprire la bocca. I ladruncoli raccolsero le monete ma lasciarono Pinocchio appeso al ramo.

Ecco che una fata, la Fata Turchina, si commosse vedendo il burattino appeso così, ormai sfinito dalla fame e dal freddo e ordinò ad un falco di slegarlo.

Quando Pinocchio si riebbe dallo spavento, la buona fatina gli chiese dove erano i soldi e lui rispose che li aveva persi.

Improvvisamente il naso gli cominciò a crescere a causa della bugia che aveva appena detto. Pinocchio cominciò a piangere. La fatina, che era molto buona, ordinò ad un picchio di accorciarglielo.

Pinocchio, allora, promise alla Fata Turchina che sarebbe diventato un bravo bambino e che sarebbe andato a scuola.

 La fata lo lasciò andare ma sulla strada del ritorno incontrò dei bambini monelli che si stavano recando nel Paese dei Balocchi. Si lasciò convincere ad andare con loro e salì sulla carrozza trainata da quattro asinelli.

Dopo aver viaggiato tutta la notte, la mattina, quando si svegliò, si accorse che lui e i suoi compagni di viaggio erano tutti ricoperti di peli grigi, avevano le orecchie lunghe e la coda. Erano diventati degli asinelli.

Pinocchio fu venduto prima ad un circo, poi ad un mercante che voleva costruire un tamburo con la sua pelle. Gli fu legata una corda al collo con una grossa pietra appesa e fu gettato in mare.

Un branco di pesci, mandati dalla buona fatina, lo liberarono dalla corda e dalla pelle d'asino e Pinocchio, sempre piangendo, anche questa volta promise alla Fata Turchina che sarebbe diventato buono e ubbidiente e che sarebbe andato da Geppetto che sicuramente lo stava cercando.

Ecco che si avvicinava una grossa balena con la bocca spalancata. Pinocchio finì dentro il suo stomaco e fu lì che trovò Geppetto invecchiato, solo e triste, seduto ad un tavolo con un mozzicone di candela acceso.

Si abbracciarono e decisero di uscire dalla bocca della balena durante la notte.

Pinocchio e Geppetto fuggirono aiutati anche da un grosso tonno mandato dalla fatina.

Quando tornarono a casa, Pinocchio decise di diventare più bravo e più ubbidiente e non solo, tornò a scuola e si mise a studiare veramente. La Fata Turchina decise di premiarlo e una mattina Pinocchio si ritrovò bambino, in carne e ossa

Geppetto fu contentissimo, aveva il figlio che aveva sempre desiderato.