Come cambia il bosco in estate

 

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Progetto

 

Ora la primavera ha ceduto il posto all'estate.

L'albero di ciliegio è ormai carico di frutti.

Girasoli, papaveri, fiordalisi crescono tra le spighe dorate del grano.

 Il bosco è tutto colorato.

Gli animali si riparano dal sole cocente dell'estate sotto i gli alberi più grandi.

 Intorno pare ci sia una grande festa.

 Il ragno costruisce la sua ragnatela, le farfalle volteggiano qua e là, le lucertole scorrazzano in ogni dove;

 dentro i nidi, gli uccellini famelici, richiamano l'attenzione della mamma che è corsa a cercare il cibo per loro.

 Nelle ore più calde il bosco è più silenzioso.

La calura della stagione, di tanto in tanto è interrotta da un temporale estivo.

Solo la cicala, sospesa tra i rami, fa sentire il suo canto.

 La sera, qualche lucciola, rallegra con la sua luce, il bosco più fitto.

La scuola è ormai finita.

 L'ultima campanella suonerà alla fine di giugno, qualche giorno dopo l'entrata della nuova stagione.

 Il grande caldo dell'estate ci porterà al mare, in montagna, in campagna.

Abbiamo imparato che il sole è il padrone delle stagioni.

Con i suoi raggi, una volta più caldi e una volta più freschi, determina il susseguirsi delle stagioni.

In estate è caldissimo, in autunno è più lieve e tramonta prima.

 In inverno è proprio tiepido, quasi senza calore, in primavera riscalda ogni cosa, scioglie la neve sulle montagne e risveglia fiori e animali dal lungo letargo invernale.

Gli alberi cambiano con il sopraggiungere delle stagioni e cambiamo anche noi.

 In estate, quando andiamo al mare, ci accorgiamo che anche il nostro corpo è cambiato, si è fatto più grande.

 Il costumino dell'anno prima non lo infiliamo più e quasi non ce ne siamo resi conto.