Io...di Satricum

 

 

 

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Il Progetto di quest'anno, a scuola, ha riguardato il Territorio di Latina.

Qualcosa della storia di Latina la conoscevo già ma scoprire che ha radici molto profonde mi ha interessato molto. Ero convinto, infatti, che la città fosse molto giovane, nata all'epoca della palude. Non è così, i resti ritrovati in più parti fanno pensare che abbia avuto radici antichissime.

A pochissimi chilometri da casa mia, infatti, e più precisamente sulle rive del fiume Astura, si possono ammirare i resti di un Tempio, il Tempio di Mater Matuta ( Dea dell'Alba e dell'Aurora), appartenuto alla città di Satricum risalente al VII sec. a.C.

Satricum fu abitata dai Latini che la costruirono, dai Romani e dai Volsci.

Popoli di agricoltori, seppero sfruttare le fertili terre della pianura ma istituirono rigidi ordinamenti militari per difendersi dagli attacchi dei vicini popoli nemici. Il fiume Astura era navigabile e Satricum potè sviluppare una economia superiore a quella di Roma ma fu distrutta e incendiata dal conflitto tra Volsci e Romani. Il Tempio di Mater Matuta fu risparmiato.

Nel 346 a.C. Satricum smette di esistere come città. Diventa un luogo di pellegrinaggio verso il Tempio fino a quando un fulmine non lo distrugge. Per i Romani questo avvenimento fu di cattivo presagio e di Satricum non si seppe più nulla.

La città ha iniziato a rivelare i misteri del proprio passato alla fine del 1800  grazie a scavi archeologici. Lasciati e ripresi nel 1997, hanno riportato alla luce i resti del Tempio, di abitazioni, di una villa risalente all'epoca romana e diverse statuette.