"Gioie di bimbi"

Coccole

 

Filastrocche di Giovanna Corsi

 

Le poesie che seguono sono state scritte nelle varie ricorrenze più attese durante l’anno scolastico per attività di drammatizzazione e di memorizzazione

 e per adattarle alle attività manipolative e grafico-pittoriche programmate per i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia.

Le stesse vengono messe a disposizione dei docenti solo ed esclusivamente per attività scolastiche.

 

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Le mie poesie

 

 
         
   

Che colori!

 

Prendo un bel foglio e poi d'impegno

voglio per mamma fare un disegno,

un disegno bello e colorato

dove il cielo è verde prato,

il gatto viola, la rondine rosa,

l'albero nero,

di solo giallo l'arcobaleno.

Il sole azzurro, un fiore marrone,

il prato lilla, la mela arancione.

Al centro però il rosso dei cuori,

la mamma mi abbraccia...

... che colori!

(Giovanna Corsi)

 

 

 

Mago Cicerchio

 

Mago Cicerchio abita lontano,

in un luogo alquanto strano.

Là cammini e ogni forma calpesti...

triangoli di qua, rettangoli di là,

 a sinistra i cerchi, i quadrati a destra...

" Dimmi bambino, cosa cerchi?"

La voce di un  Mago si fa sentire

e ad un tratto mi fa trasalire...

"Vorrei sapere dove mi trovo...

sai dirmi, signore, dove mi trovo?"

" Caro bambino, a casa mia,

questo è il regno della Geometria.

Con tutte le forme tu puoi giocare

con loro ogni cosa puoi costruire,

disegnare....colorare....

mentre tu giochi, puoi imparare,

che tutto e ogni cosa di forme puoi fare,

basta cercare, comporre e appaiare.

Metti un po' d'ordine e vedrai

che questo regno è bello assai!"

"...ma ci vorrà molto tempo...lo sai?

ed io a casa devo andare oramai..."

"Ma no, caro bambino!

Prendi i quadrati e mettili qua,

tutti i triangoli sopra, si sa,

a destra i rettagoli in verticale

e sopra i cerchi non ci starebbero male."

"E' una magia, Mago Cicerchio!

è diventato un paese perfetto!

Con le casette e gli alberelli

tutti i paesi diventano belli!"

( Giovanna Corsi)

 

 

Il paese Matterello

 

Il Paese Matterello è un paese "alla rinfusa"

dove neppure il gatto fa le fusa,

l'uccellino non vola nel cielo

nuota nell'acqua di un lago sereno.

Il sole sul prato, il fiore nel cielo,

dentro il pozzo? L'arcobaleno.

La lumaca ha due zampe, l'ape striscia sul petto,

sul tetto, si sa, dorme l'orsetto.

Sotto l'albero il frutto, sull'albero il riccio,

questo paese è tutto un capriccio.

Arriva un giorno,

in quel paese un po' strano,

una bella signora...ma cosa ha in mano?

Una lunga e bellissima bacchetta magica,

ma non è una fata, è la signora Logica!

Lei è una donna tutta perfetta,

 tutto va a posto con la sua bacchetta.

Il fiore sul prato, il sole nel cielo,

le fa compagnia un arcobaleno.

La lumaca ora striscia, l'ape vola per bene,

sotto l'albero il riccio, sopra le mele.

Dentro il lago il pesce, sul prato, invece,

dal suo nascondiglio, una lucertola esce.

Ogni cosa al suo posto, 

ora è proprio bello,

tutto è perfetto, nel bel Paesello.

(Giovanna Corsi)

 

 

 

Girotondo

 

Giro girotondo

bambini di tutto il mondo

leghiamo le manine

e giriamo tutto intorno

Con gli occhi guardo su

poi guardo giù

girano gli alberi

girano i fiori

girano pure i nostri cuori

(Giovanna Corsi)

 

 

La mia scuola

 

La mia scuola è molto graziosa,

i suoi muri sono tutti rosa,

le finestre alte e verdi

sono a forma di tanti quadretti.

Ha un cortile largo largo

dove giochiamo quando fa caldo,

è di forma circolare,

mille percorsi si possono fare.

Una palestra rettangolare

dove spesso vado a saltare.

La sala mensa è per pranzare

ma qualche volta ci vado a giocare.

La mia sezione ha la forma quadrata,

ci sono tavoli, sedie e due finestre  a vetrata

Sono contenta della mia scuoletta

perché ci sto bene e mi sento protetta.

( Giovanna Corsi)

 

 

Filastrocca dei numeri

 

Sono il numero uno

ma non sono digiuno

sono alto e verticale

sono magro ma non sto male.

Sono il numero due

faccio rima con bue

ma sono esile e snello

somiglio quasi ad un serpentello.

Sono il numero tre

perfetto come un Re

la tua manina un poco maldestra

mi scrive a sinistra e non a destra.

Sono quattro, caro signore,

chi mi è amico è un somarone

per questo son bruttino assai

quando un bambino non studia mai.

Sono cinque e sto in mano

al bambino che conta piano

sulla punta delle dita,

o sulla punta della matita.

Eccomi qua, sono il sei

“Che bell’asino che sei!”

Questo però è uno scherzetto

della maestra al suo bimbetto.

Sono il sette, bello a scuola,

somiglio alla pipa di zio Nicola,

se mi prendi senza affanno

ti promuovo alla fine dell’anno.

Sono otto tondo assai

ad una pista somiglio, lo sai,

ho due cerchi proprio uguali

sembro quasi un paio di occhiali.

Sono il nove e sono bellissimo

se mi rovesci divento tristissimo

perché somiglio proprio a quel sei

del bell’asino che sei.

Sono il dieci e sono il fratello

di questi numeri il più grandicello

se sul quaderno veder mi fai

sicuramente un regalo avrai!

(Giovanna Corsi)