I tre porcellini

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I tre porcellini

 

 

 

 

Il lupo Ezechiele

 

 

 

 

Stampa e colora i tre porcellini

    

 

 

Stampa e colora il lupo Ezechiele

 

 

Tre porcellini, vivevano con la loro mamma in una casetta diventata ormai troppo stretta. Decisero allora di andare via e di costruirsi ognuno una casa propria. Salutarono la loro mamma e andarono in direzione del bosco. Incontrarono un contadino che trasportava, sul suo carro, della paglia. Il più grande dei tre fratellini chiese:" Signore, per cortesia, potrei avere un po' di paglia per costruire una casetta?" "Certamente" rispose il signore, "prendine quanta ne vuoi". Il maialino prese la paglia, costruì, con l'aiuto degli altri fratelli, una casa e quando questa fu finita, salutò i due maialini e chiuse la porta di casa dietro di se con un giro di chiave. I porcellini ci rimasero molto male ma non si persero d'animo e continuarono a camminare nel fitto bosco.

Ecco che incontrarono un altro signore, un taglialegna, che trasportava sul suo carro tanti tronchetti di legno. " Signore", chiese il secondo maialino, "potrei avere un po' di legna per costruire una casetta?" "Certamente" rispose il taglialegna, "Prendine quanta ne vuoi" Il porcellino, con l'aiuto del fratellino più piccolo, costruì una casetta di legno ma quando questa fu finita, lo salutò e chiuse la porta con due giri di chiave. Il piccolo porcellino ci rimase veramente male. I suoi fratelli più grandi lo avevano lasciato solo. Stava quasi per abbandonarsi ad un pianto disperato, quando vide qualcuno in lontananza.

Si diresse là, c'era un signore che costruiva una casa con i mattoni tutti rossi. " Signore", lo chiamò, "posso avere un po' dei tuoi mattoni per costruire una casetta tutta per me?" Il signore acconsentì di buon cuore, anzi, lo aiutò a costruire una bella casetta con le pareti robuste, il tetto rosso e con il comignolo. Prima del tramonto, anche il terzo maialino aveva la sua bella casetta, ringraziò quel signore tanto gentile ed entrò in casa.  "Mi raccomando, chiuditi dentro con tre giri di chiave e non aprire a nessuno. Nel bosco si aggira un lupo cattivo, il suo nome è Ezechiele, ed è molto ghiotto di maialini" lo avvertì quel signore tanto buono. "Grazie signore, starò attentissimo" rispose il porcellino. Non appena fu in casa, accese il fuoco per farsi da mangiare, riempì un pentolone d'acqua e lo mise a bollire sui carboni ardenti.

Scese la notte e il lupo Ezechiele cominciava ad avere un po' di languorino. Uscì dal suo nascondiglio e s'inoltrò nel bosco. Sentiva un insistente odore di porcellino provenire dalla casetta di paglia. Bussò:" Aprimi porcellino, ho tanta fame, voglio mangiarti" "Non ti aprirò" disse il maialino, "Vai via!" Il lupo cominciò a soffiare sulla casa con tutto il fiato che aveva e quasi subito la paglia se ne volò in aria. Fortunatamente il porcellino riuscì a scappare ma il lupo gli correva dietro. Arrivò, finalmente, ad una casetta di legno, bussò e si fece riconoscere dal fratellino medio. " Aprimi, ti prego, il lupo vuole mangiarmi!" Il fratellino gli aprì e subito richiuse la porta con due giri di chiave.

Il lupo arrivò anche là ed anche questa volta i porcellini opposero resistenza. "Tanto butterò giù anche questa casa" e cominciò a soffiare e a soffiare ma la casa era di legno e il legno è un po' più pesante della paglia. Decise allora di prendere un martello e cominciò a battere e a battere e dopo un po' anche la casetta di legno venne giù. I due fratellini riuscirono a scappare e correvano correvano verso il fitto del bosco. Il lupo stava quasi per raggiungerli, aveva la lingua rosso fuoco tanta era la fame che sentiva, quando videro una bella casetta di mattoni rossi e con il tetto rosso. Bussarono, si fecero riconoscere dal fratellino più piccolo e subito furono al sicuro.

Il lupo bussò alla porta per farsi aprire ma i tre fratellini non avevano alcuna intenzione di aprirgli. Allora il lupo cominciò a soffiare ma la casa rimase in piedi, prese il martello e cominciò a battere ma niente, la casetta era sempre là, più solida che mai. Prese allora una scala e salì sul tetto, entrò nel comignolo per lasciarsi cadere in casa ma il piccolo maialino aveva il pentolone di acqua che bolliva sui carboni ardenti, il lupo ci cadde dentro e morì. I maialini lo sbollentarono bene bene e quella sera, per cena, mangiarono lupo lessato.

La casetta di mattoni era sicura e capiente anche per la loro loro mamma. Andarono a prenderla nella vecchia casa e vissero tutti insieme felici e contenti nel fitto del bosco.