Presentazione
Come sono
fatti fuori loro lo sanno, spesso davanti alla specchio si guardano, si
alzano sulla punta dei piedi, alzano un braccio, poi l'altro,
si fanno la
linguaccia, aprono la bocca per osservarsi i denti , si toccano i capelli,
gli occhi, il naso, le orecchie...
tante sono le smorfie e tanti gli
atteggiamenti che i bambini assumono mentre si osservano.
E' un gioco
che noi insegnanti usiamo fare spesso per l'acquisizione dello schema
corporeo e per la rappresentazione di esso in tutte le sue parti.
I bambini
sono anche molto curiosi e spesso sono soliti chiedere:" Maestra, ma dentro
alla mia testa, al mio braccio, alla mia gamba, alla mia pancia, cosa c'è?"
A me è capitato, ed ecco il
motivo per cui mi accingo a preparare il Progetto che deve essere semplice e
chiaro,
adatto ai piccoli
dell'infanzia ma nello stesso tempo rispondere ed anche in modo abbastanza
esauriente, alle loro domande.
Obiettivi
Obiettivo
generale
Conoscere il corpo
come è fatto dentro
Obiettivi specifici
Come è fatto
l'occhio, il naso, l'orecchio
I denti
Cosa sono e a cosa
servono i muscoli, le ossa dello scheletro, i polmoni, il cuore, il sangue.
Dove va a finire
il cibo
Cosa sono i reni e
i nervi
Dove sta il
cervello e a cosa serve
Se una di queste
parti si ammala va curata, perchè? chi la cura?, come?
Attività
Conosciamo i nostri denti
Verifica
Il corpo va curato
Questa è una pratica che
bisogna insegnare ai bambini da subito, da quando mettono piede nella
Scuola dell'Infanzia.
A casa è sempre la mamma
che lo aiuta nelle sue necessità ma a scuola è bene che il bambino si
renda autonomo.
Dopo la prima fase di
ambientamento, mi riferisco all'inserimento e alla socializzazione, è
bene che il bambino impari ad orientarsi nello spazio scolastico e a
viverlo con serenità.
L'uso dei servizi
igienici, per esempio, è un momento difficile da superare e accettare.
Ogni bambino va seguito individualmente perchè
le abitudini familiari sono diverse.
Intervenire dove
sbagliano spiegando il corretto uso del water, insegnare loro a
rivestirsi nella maniera giusta e soprattutto a lavarsi le manine con il
sapone prima di ritornare in sezione.
Questa attività è
bene ripeterla prima di recarsi a pranzo e subito dopo.
L'uso del fazzoletto è
basilare.
Spiegare al bambino che
"la candelina" è brutta a vedersi e che non è igienico e salutare tirare
su con il naso.
Il muco è pieno di
polvere e di microbi che non ci fanno respirare bene.
Pulirlo bene e spesso
significa stare meglio.
Anche l'uso del pettine è
molto importante.
Un bambino ben pettinato
dà l'impressione dell'ordine e della pulizia e se poi sa usare bene
anche lo spazzolino e il dentifricio, sarà un bambino igienicamente
perfetto.
I dentini, si sa,
sono soggetti a carie per via di caramelle e cioccolatini mangiati in
grande quantità e se poi,
si somma a questo
anche il fatto di non lavarsi i denti, bisogna aspettarsi che la carie
buchi i dentini e che può sopraggiungere un forte dolore che richiede
l'intervento del dentista.
L'uso corretto delle
posate e il corretto comportamento a tavola, è una attività che deve
essere proposta subito all'inizio della mensa scolastica.
Apparato
didattico
Preparazione di cartelloni che
raffigurano le varie parti del corpo fuori
Preparazione di cartelloni che
raffigurano, di volta in volta, il corpo come è fatto dentro:
un cartellone che raffigura i
muscoli, uno con la posizione del cuore, un altro con raffigurati i polmoni,
ecc.
Il momento del racconto
Io cresco
- Vieni Carletto, voglio
misurarti un pantaloncino- dice la mamma. -Quanto sei cresciuto!
-Quanto? chiede Carletto
-Almeno un palmo. Guardati
allo specchio.
-Veramente mamma? Io non me ne
sono proprio accorto, come è possibile?
- E' possibile-risponde la
mamma-questi pantaloncini l'anno scorso ti andavano bene, ora invece
devo allungarli un bel po'
-Ma
tutti crescono? Anche le piante e gli animali?
-Certamente tesoro, anche loro crescono, ricordi come era piccolo il tuo
gattino quando è nato? E l'albero nel nostro giardino? Ricordi quando
papà lo ha piantato? Anche loro sono cresciuti come te.
-Allora
tra qualche anno, quando sarò grande come papà, questi pantaloncini non
mi andranno proprio più!
-No
-risponde la mamma - ma andranno sicuramente bene al tuo fratellino più
piccolo quando sarà cresciuto come te.
(Giovanna Corsi)
Io mangio
Lauretta
trovò, dentro la credenza, una bella scatola di biscottini che la mamma
aveva comperato la mattina, tutti ricoperti di dolcissima cioccolata.
L'aprì
con la volontà di mangiarne due o tre ma dopo un po' la scatola era vuota,
tutti i biscottini erano finiti dentro il pancino di Lauretta.
La mamma se
ne accorse quasi subito e sgridò la bambina:
- Ti faranno
male, golosaccia, come hai potuto mangiarli tutti?-
- Pensavo di
farti piacere, mamma - replicò Lauretta - Non mi dici sempre che devo
mangiare tutta la minestra e poi tutta la carne, la frutta....-
-
Certamente, ma anche se mangi troppo di quel cibo potresti sentirti male,
bisogna mangiare la quantità giusta di ogni cosa. Ti voglio sana e robusta,
non cicciottella! -
(La parola
ai bambini.....)
Giovanna
Corsi
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