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Le coccole
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Presentazione Con questo termine si vogliono indicare tutte quelle attività messe in atto dalle insegnanti nei primissimi giorni di scuola e precisamente nella fase di accoglienza dei piccolissimi nella Scuola dell'Infanzia. Molti bambini arrivano già con l'esperienza dell'Asilo Nido, altri direttamente dal calduccio dei loro lettini e dall'abbraccio affettuoso della mamma e del papà. Per i primi, il passaggio nella scuola dei più grandi si rivela meno traumatico anche se l'ambiente è diverso e le insegnanti e i bambini non sono quelli che hanno già sconosciuto. Dopo un briciolo di tempo, infatti, si organizzano per giocare e trascorrono il tempo scuola con sicurezza. Gli altri, invece, vengono proiettati in un mondo del tutto sconosciuto ed oltre alla loro, devono "scontrarsi" anche con le ansie della mamma e del papà, che hanno scelto sì di portarli a scuola ma all'ultimo momento vorrebbero riportarli indietro. E' a questo punto che l'insegnante deve "rivendicare" il suo ruolo, molto importante specialmente in questo primo periodo di scuola. Saper rassicurare i genitori e il piccolo è un'arte che aiuta a superare il momento del distacco. Deve dimostrarsi sicura, comunicare messaggi di disponibilità, mantenere un atteggiamento professionale, per potersi conquistare la fiducia dei genitori e del bambino e per poter instaurare con loro un rapporto di amicizia e stima reciproca. Quale arma migliore, tanto per cominciare, di una stretta di mano decisa e sicura ai genitori indecisi, e dolci e rassicuranti coccole al piccolo? Naturalmente il Progetto non vuole soffermarsi su questi teneri contatti fisici, che, seppure importanti, non aiuterebbero il bambino a raggiungere la necessaria autonomia, ma vuole spostare l'attenzione sulle modalità di accoglienza del bambino e dei genitori, sulla importanza di un ambiente ricco di stimoli per instaurare situazioni rassicuranti, rapporti positivi e sereni per avviare una efficace collaborazione scuola-famiglia. Obiettivi Organizzare un ambiente sereno ed accogliente per un felice incontro del bambino e dei genitori con la scuola; trasmettere al bambino messaggi di rassicurazione e gratificazione; instaurare una efficace collaborazione scuola-famiglia con i genitori; favorire l'adattamento del bambino alla realtà scolastica attraverso itinerari esplorativi dei luoghi che il bambino frequenterà quotidianamente; rispettare i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi tempi di inserimento che dovrà essere graduale e senza forzature. Programmare " l'accoglienza " non è semplice, è necessario stabilire, con le colleghe interessate, una significativa collaborazione circa le strategie da usare, la metodologia da elaborare, il materiale da preparare perchè "....è sicuramente importante la capacità dell'insegnante ma è la scuola nel suo insieme che deve accogliere il bambino in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni sue e dei suoi familiari nei delicati momenti del primo distacco....." * Quest'anno, già al primo incontro con i genitori, abbiamo consegnato, a ciascuno di loro, una bandierina colorata da portare a casa e compilare insieme al proprio bambino: il nome del piccolo, la storia o la favola preferita con relativo disegnino
Apparato didattico (queste sono indicazioni del tutto personali. Al momento di programmare, sarà il team delle insegnanti a decidere cosa fare, come e quando) Preparare, iniziando dall'atrio, un ambiente festoso e colorato, stimolante e sereno. L'insegnante preparerà, qualche giorno prima, cartelloni raffiguranti i personaggi più noti ai piccoli con didascalie di benvenuto ai bambini e messaggi rivolti ai genitori circa "piccole regole" da osservare; simpatici itinerari sul pavimento o alle pareti per trovare presto la sezione di appartenenza e per poter "esplorare gli ambienti che il bambino frequenterà durante l'anno scolastico: bagni, sala mensa, sala giochi; palloncini colorati di diverse grandezze che i bambini possono prendere liberamente all'entrata; musiche in sottofondo delle colonne sonore dei cartoni animati più amati dai bimbi... Preparare in sezione piccoli spazi con giochi, fogli, colori, dido Anche l'ambiente sezione deve essere festoso e rassicurante. L'insegnante avrà cura di attaccare al soffitto palloncini colorati, fiori, uccellini, disporrà i tavolinetti in modo da creare diversi spazi con giocattoli, fogli, colori, dido. Molto carino e interessante sarà "il tavolo delle chiacchiere"...Non tutti i bambini avranno voglia di giocare o colorare, molti staranno seduti senza fare niente e con qualche lacrimuccia sul visetto. L'insegnante li farà sedere vicino a lei, proprio a quel tavolinetto e parlerà con loro dolcemente asciugando qua e là i nasetti bagnati...."di rugiada" Rassicurare i genitori Rassicurare i genitori preparando un piccolo itinerario esplorativo della sezione e gli ambienti vicini di cui il bambino si servirà durante l'anno scolastico: bagno, sala mensa, cucina, sala giochi e soprattutto rassicurarli circa la sorveglianza presentando al piccolo e ai genitori la collaboratrice scolastica. Preparare un quadernino dove i genitori potranno scrivere più numeri di telefono: casa, nonni, tata, lavoro, cellulari. Favorire l'inserimento del bambino nel gruppo Tra i bambini c'è sempre quello che più di ogni altro sa destreggiarsi meglio nel nuovo ambiente, " il grande" più coraggioso che vuole convincere il piccolo che piange che a scuola si sta bene, che si gioca e basta, che mamma e papà arrivano subito, che non deve piangere altrimenti sembra piccolo....insomma! quel "bimbetto" spesso e volentieri, si rivela una mano santa! e riesce a portare l'amichetto dove si gioca o si colora. Naturalmente altre sono le attività per aiutare il piccolo ad inserirsi nel gruppo: favole, canzoncine, balletti, girotondi, marionette, giochi vari di gruppo, digito pittura...sarà l'insegnante a valutare, di volta in volta, giorno dopo giorno, quale attività proporre ai piccoli. Rispettare i suoi sentimenti e le sue emozioni Molti bambini continuano a piangere, anche per diversi giorni. Non bisogna lasciarsi abbattere e soprattutto non lasciarsi andare a crisi di scoraggiamento. Ogni bambino è diverso dall'altro. Di ognuno vanno rispettati sentimenti ed emozioni e soprattutto i tempi di inserimento. Per questo sarebbe utile decidere, insieme ai genitori, i modi e i tempi per un inserimento soft al fine di rendere meno traumatico l'inserimento dei piccoli nella scuola. Anche in questo caso, una dolce "fermezza" dell'insegnante darà i suoi frutti.
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